Con Pierluigi, il mio primo marito
Il padre di mio figlio Gabriele, Pierluigi Aprà avrebbe festeggiato oggi il suo sessantaduesimo compleanno. E’ morto a 37. Nel pieno di una vita densa di soddisfazioni professionali al cinema, in tv e in teatro. Era un bravissimo attore. Il suo boom lo ottenne con “La Cina è vicina” di Marco Bellocchio, e “I Visionari” di Maurizio Ponzi. Attore di razza sopraffina. Ci sposammo a dicembre del 1969 a Pisa mentre girava Olimpia e gli amici scritto e diretto dal fratello Adriano.
Il suo difetto? Quello che gli rese l’animo fragile? Una madre superegotista, figlia d’arte, Maria Pia De Cenzo, discendende da un Pulcinella napoletano d’annata. Era predominante e gli ha tagliato le ali, quando per esempio gli consigliò di non accettare la parte di “Smerdjakov” ne “I Fratelli Karamazov”, storica fiction diretta da Sandro Bolchi per la Rai nel 1969.
E un padre, Renato Aprà di dieci anni più giovane della moglie, troppo debole per imporsi.
Il fratello Adriano, che insegna cinema italiano all’Università di Roma “Tor Vergata“, in tutti questi 37 anni , non l’ho mai sentito una volta, dico una volta. So che è sposato ed ha un figlio. Ha negato a mio figlio Gabriele, regista chissà come mai, il conforto dell’abbraccio delle sue origini. Ma tant’è la vita va avanti ugualmente.
Pierluigi era un uomo assolutamente sensibile, intenso. Una brava persona che male si adattava alle esigenze di marketing dell’arte. Cominciò a darsi all’alcool e questi gli fu fatale. Gigi Magni gli voleva molto bene e lo incoraggiava quando entrava in crisi. Nell’ambiente era stimato e benvoluto da tutti. Lui aveva il vuoto dentro e questo vuoto, nonostante adorasse suo figlio, lo ha inghiottito.
Pierluigi avrebbe meritato una vita e un destino diverso.
Buon compleanno, ovunque tu sia.
http://www.pollanetsquad.it/attore.asp?cod_att=773
http://it.movies.yahoo.com/artisti/a/pierluigi-apra/index-296808.html
- La Colonna Infame (1973) Interpreta “altri personaggi”di Nelo Risi
- Il Tram (1973) Interpreta “altri personaggi”di Dario Argento che si cela dietro lo pseudonimo di Sirio Bernardotte
- Gli Intoccabili (1969) Interpreta “Jack McCain”di Giuliano Montaldo
- I Visionari (1968) Interpreta “altri personaggi”di Maurizio Ponzi
- Colpo Di Sole (1968) Interpreta “Pier Luigi”di Mino Guerrini
- Sequestro Di Persona (1967) Interpreta “Francesco Marras” di Gianfranco Mingozzi
- La Moglie Più Bella (1970) Interpreta “Tenente dei carabinieri” di Damiano Damiani
- Perché Si Uccide Un Magistrato? (1974) Interpreta “altri personaggi” di Damiano Damiani
- La Cina è Vicina (1967) Interpreta “Camillo” di Marco Bellocchio
- Olimpia agli amici (1970) Interpreta “altri personaggi” di Adriano Aprà
L'Orto di Rosanna 
sono capitato qui per caso…ma è stato bello leggere il Suo ricordo di Pierluigi,attore che,secondo me,è stato semplicemente straordinario ne “La Cina è vicina”,e che si intuiva che aveva la “maschera”giusta per essere un grande attore.lo notai anche nell’episodio “Il tram”,di Dario Argento,da cinefilo quale sono,e anche nel suo cameo ne “Perchè si uccide un magistrato”.la ringrazio per avermi fatto apprezzare ancora di più l’attore e l’uomo,anche se purtroppo,non ho mai potuto conoscerlo.si dice che “chi muore giovane,caro è agli dei”,si ricorda?di sicuro,un posto anche nella mia memoria,lo ha e l’avrà sempre…la saluto cordialmente.
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Un uomo di rara sensibilità, un padre adorabile che ha avuto troppo poco tempo per esserlo. Grazie.
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