Mamma Rosa Berlusconi


Foto

La signora Rosa durante l’intervista che mi concesse accogliendomi a casa sua

Rosa Bossi Berlusconi  durante la mia intervista

Rosa Bossi Berlusconi
durante la mia intervista

Rosa Bossi Berlusconi  durante la mia intervista mostra la foto del figlio Silvio ritratto a pochi mesi

Rosa Bossi Berlusconi durante la mia intervista mostra la foto del figlio Silvio ritratto a pochi mesi

Rosa Bossi Berlusconi durante la mia intervista, abbraccia le foto dei figli Silvio e Paolo

Rosa Bossi Berlusconi  accanto al quadre che la ritrae con il marito Luigi, durante la mia intervista

Rosa Bossi Berlusconi accanto al quadre che la ritrae con il marito Luigi, durante la mia intervista

I Berlusconi mamma e figlio

Silvio Berlusconi e la madre, signora Rosa

L’unica intervista concessa da Rosa Bossi Berlusconi andata in onda a TV7, RAIUNO nel 1996

Si chiama Rosella Bossi, ( no, nessuna parentela, ci mancherebbe!) ma è conosciuta meglio come Rosa Berlusconi, madre di Silvio, di Maria Antonietta detta Etta e di Paolo. Ottantanove anni per l’anagrafe, portati come un vezzo. Minuta, magra e attivissima: uno scricciolo di vitalità e affabilità.

La sua vita è speciale, ma la racconta come l’avesse vissuta da comprimaria e non da protagonista.

Eppure ha messo al mondo un certo Silvio!

“Il cognome Berlusconi? Non so davvero da dove deriva. Silvio, mi pare abbia approfondito l’origine e ha avuto un foglio, qualcosa da cui risulta che mio marito Luigi, era un duca e lui o conte o duca di Otrona San Mamete, una zona del comasco. Comunque la mia stirpe è lombarda. Di Domodossola e Bodio, mi pare, sul lago di Varese.-

Rosa Berlusconi inizia a raccontarsi tutto d’un fiato, volge lo sguardo attorno, sorride e riprende- Mio nonno era una persona abbastanza importante, comprava e vendeva case e si vede che i miei figli hanno ereditato da lui il senso degli affari. Beh,- sospira compiaciuta- per tornare a me, ho conosciuto mio marito poco dopo la morte di mia madre. Avevo sedici anni e ho fatto da madre ai miei fratelli, poi sono entrata nella famiglia di mio marito, primogenito e unico sostentamento della sua famiglia.”

Gli occhi le brillano d’orgoglio, una vibrazione nella sua voce lascia intendere quanto quest’orgoglio la appaghi.

“La mia famiglia era molto seria, cattolica. Quella di mio marito addirittura, contava sette suore. E pensi, ci sarebbe stato anche un sacerdote se non fosse morto in seminario perché non si mangiava abbastanza in quel tempo. Tempo di guerra. -con la mano scaccia ricordi che evidentemente la turbano ancora-

“Dunque, -riprende- al cento per cento cattolica, di principi solidi. Questo si deve sapere perché è importante per capire come ho educato i miei figli”.

Tira il fiato dopo aver abbozzato le radici di quella famiglia che è diventata una dinastia, prima di avventurarsi nello “stormir di fronde” dei rami che sono cresciuti dal suo tronco.” Sono orgogliosa di tutti e tre i miei figli, sia chiaro- puntualizza per non far torto a nessuno- e non ho mai fatto preferenze. Io non ricordo di aver detto una sola volta a Silvio che è un grande uomo. A parte che non ce n’è bisogno, lo sa da sé. Le mie amiche mi dicono che non sembro la mamma di Silvio Berlusconi, che non mi do arie. Ma sono fatta così. -si concentra e mormora- Non sono mica cretina! Ho lavorato come segretaria di un direttore centrale della Pirelli per dodici anni, per dire. E me la cavavo con lode. Ma che senso avrebbe ostentare mio figlio?”

Ricchezza, potere allora non proteggono? “No, nessuno di noi da importanza a queste cose. Né io, né i miei figli. L’unica cosa bella è poter fare quello che si desidera e poter dare a chi ne ha bisogno. Certo- ammette- qualche sfizio uno se lo potrà pure togliere no? Mio figlio Silvio ama la casa, la vuole grande, comoda, bella. E’ la sua passione. Poi, però lui non se la gode neppure perché lavora sempre. Un peccato, vero?” Un peccato, ma forse non riesce a godersene appieno di una, perché di case ne ha troppe!

Rosa Berlusconi non pensava che Silvio diventasse quello che è diventato, non rammenta, che so, un segno del destino, un barlume premonitore scattato ad illuminarla.

“Non avrei mai immaginato che entrasse in politica. Noi ce ne siamo sempre tenuti alla larga. Eppure quando l’ho sconsigliato, lui mi ha confessato:

”Mamma è una cosa superiore alla mia volontà, è una forza strana, come un fuoco qui nel petto (e si toccava il cuore), proprio qui dentro, che mi spinge.” ”Cosa dovevo fare? Gli ho fatto coraggio e gli ho dato la mia benedizione.”

Intriga questa signora dall’aria impettita, questa mamma di tanto figlio che lo racconta con soave naturalezza e il discorso prosegue nel tentativo di capire da quale stazione sia partito il treno Berlusconi e in quale stazione voglia arrivare.

L’onorevole Silvio Berlusconi vuole diventare presidente della Repubblica?

“Sa chi ha predetto questo? Sandro Pertini.- si stropiccia le mani e scandisce- Sissignore Sandro Pertini. Lo disse un giorno, quando lui da Presidente, invitò a pranzo, mio figlio.- ricorda compiaciuta-  Silvio ritorna a casa, c’eravamo tutti e sbotta: ”State a sentire, che adesso vi faccio ridere. Pertini ha chiamato il cameriere che serviva a tavola e ha detto: “Vi dico una cosa che dovete ricordare bene perché quando succederà, dovrete far sapere che io l’avevo predetto.”- “Mamma- continua Silvio- fa una pausa e serio serio, solenne, sillaba: ”Io dico che Silvio Berlusconi, un giorno, diventerà il Presidente della Repubblica italiana”.-

Rosa accarezza il ricordo, sorride agli angeli e ammette- “Oh, sapesse, sapesse quanto abbiamo riso tutti!”

La first mother d’Italia prosegue a delineare il carattere del Presidente del Consiglio.

“Il difetto più grande di Silvio? L’eccesso di generosità. -afferma convinta e continua- “Nessuna immagina in quanti lo sfruttano e si arricchiscono alle sue spalle! Una vergogna-tuona- Io sono arrabbiata, molto arrabbiata per le vicende giudiziarie. Sono fuori dalla grazia di Dio!-esclama furiosa- Quando vedo Borrelli in televisione, mi viene una rabbia, ma una rabbia che se potessi, se potessi fargli…- e abbassa la voce- chissà che cosa, chissà che cosa gli farei. -si sfoga cambiando tono della voce che diventa vibrante e protettiva al contempo- Quante cattiverie fanno a Silvio e alle sue società! Lui che ha tutti questi manager, ma davvero, come potrebbe sapere tutto quello che succede. Specie da quando è in politica. E’ fuori da tutto e quindi deve avere la massima fiducia negli altri. Le cose le viene a sapere quando sono state fatte, non gli vanno a dire, facciamo questo o diamo la mazzetta a quello là. Cosa vuole che ne sappia lui che non si interessa dei soldi! Lo sa che gira senza il becco di un quattrino tanto che una volta era a pranzo con mia sorella e non aveva una lira in tasca e ha dovuto pagare lei? Insomma per lui è importante ottenere quello che vuole raggiungere, mettere in pratica l’idea che si è messo in testa. Mica ci pensa ai soldi. Mi ha detto, anzi: ”Mamma non ti preoccupare mai per me, se mi dovesse capitare qualche cosa di brutto, non ti devi disperare perché ho avuto una vita meravigliosa e sono riuscito a mettere in pratica tutto, tutto, ma proprio tutto quello che ho desiderato. Sappi mammina, che ho vissuto una vita giusta.”- “A me questo basta e avanza. Che si spettegoli pure, che provino a incastrarlo. Tanto nessuno ci riuscirà perché lui è onesto e bravo. Non è capace di far male ad una mosca”.

Cuore di mamma, oh! cuore di mamma per il suo bambino! Qualunque età abbia, che il figlio si chiami Brambilla, Rossi, Landrù o Berlusconi, il cuore di mamma palpiterà sempre con la stessa adorazione: sono o non sono, i figli italiani mammoni e le mamme italiane, mamme dei mammoni?

La signora Rosa si liscia il lembo dell’abito di seta, bianco e nero e sospira.

“Provi ad immaginare quale angoscia ho dentro e che non dò a vedere, da quando ho sentito dire e da quando leggo di mio figlio che è un corruttore. In questi ultimi anni è stato un tormento. Se non mi è venuto un infarto è un miracolo. Dico, ma chi deve corrompere mio figlio? Lui, il suo impero lo ha abbandonato. Lo sa che non può prelevare neppure una lira, e le sembra giusto?  Ha lavorato tutta una vita e adesso non è più padrone di niente. E’ anche a corto di soldi. Ma ha dato la parola e ha dovuto lasciare tutto a Confalonieri.- si addentra entro percorsi finanziari un poco ostici per la sua logica, diretta e semplice- Lui deve far fronte alle sue esigenze solo col capitale personale, mi spiego, non gode degli utili della sua azienda che dà lavoro  a quarantamila, cinquantamila persone. Tutti noi usufruivamo dei benefici del suo lavoro, è ovvio. Da quando non può più far uscire niente dalla società, facciamo sacrifici enormi. Quindi è come se non avesse più niente. Perché hanno mandato in Borsa la televisione? Credo per tutelarlo. La famiglia non è solo lui, siamo in tanti: tre figli, dodici nipoti, bravissimi, specie Marina e Piersilvio che invece di godersi la vita, sa, sono tanto giovani, lavorano come matti. Hanno diritto tutti. Ed è brutto che dicano dei soldi di Silvio cose non vere. Silvio ha cominciato con i soldi del papà, al quale aveva detto: “La mia intelligenza la voglio usare per creare qualcosa di nostro e non per andare a lavorare sotto padrone.”

La signora Rosa ha sete: un sorso d’acqua a lenire un caldo sfacciato e impudico che fa colare persino le parole, come fossero cera e riprende il discorso.

“E poi, vuole che gliela dica tutta? Hanno detto delle feste, della mondanità nella vita dei miei figli. Tutta invidia, malignità. Mai si vedranno foto di Silvio con donne o cose simili. Le sole feste alle quali partecipo anche io sono quelle di Natale nella sua casa. Sono presenti tutti i collaboratori e le loro mogli. Collaboratori che si sfiancano a lavorare per Silvio. E’ un male festeggiare insieme il santo Natale e offrire alle mogli di questi manager che lavorano tanto e che spesso le lasciano sole, un gioiello a testimonianza della riconoscenza di Silvio? Io sono d’accordo con mio figlio, i collaboratori vanno valorizzati, non sono mica numeri, sono persone!”

Adesso respira profondamente. Si è sfogata. Si asciuga la fronte, si rassetta la gonna e mormora: “Io parlo, parlo, ma che cosa gliene importa alla gente di quello che penso io?”

Serra le braccia. Forte. Quasi volesse racchiudere il suo mondo ed i suoi cari in un abbraccio definitivo per allontanare le ombre, le paure, i fantasmi e i nemici.

Rosanna Marani

Informazioni su Rosanna Marani

@RosannaMarani Per sapere chi sono stata http://it.wikipedia.org/wiki/Rosanna_Marani http://www.storiaradiotv.it/ROSANNA MARANI.htm Per sapere chi sono...chiedimelo Il mio motto Possiedo da spendere la sola moneta del mio sono. Ho investito il mio ero e non so se il mio sarò, potrà fruttarmi l'interesse ad essere.
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6 risposte a Mamma Rosa Berlusconi

  1. Alessandro ha detto:

    Anche se non sono un ammiratore de Presidente del Consiglio, mi è piaciuto leggere la sua vita vista dagli occhi della madre. eh eh la mamma è sempre la mamma!!

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  2. VASCO ha detto:

    Cara Rosanna, sacrosante parole quelle di mamma Rosa Bossi Berlusconi. Mi ricordo la crisi degli anni 60, quando ci vennero a dire di mangiare pesce nostro, quello azzurro, le sardine e non la carne. di non viaggiare in macchina la domenica, non per lo smog ma per non consumare benzina, la crisi edilizia era sopravvenuta a fermare l’industria di pace, e Berlusconi stava tribolando per vendere le case di Milano 2, non riusciva a venderle a 110000 lire al mq. e che case che erano, che parchi che girdini e che rifiniture, però non si vendeva e tanta gente ho sentito dire che non pagava nessuno; io ci ho lavorato e non ho perso una lira che sia una lira. Quante frottole dagli invidiosi, e la cosa si ripete, se l’invidia fosse rogna più di metà Italia si gratterebbe da mattina alla sera e di questa Italia, c’è anche tanta parte che dichiara di essere con Lui, ma se potesse, invidiosa com’è, lo distruggerebbe, ma poichè è gente che non ha mai fatto nulla, è sempre vissuta delle briciole cadute dagli altri, ed ora vive grazie alle briciole cha cadono da Lui, non lo dichiara, tentano di non farlo notare, ma traspira l’inganno e l’invidia lontano un miglio. Silvio, bravo a non chiedere riconoscenza, perchè chi desidera riconoscenza, non faccia del bene. Scusa Rosanna, ma ai politicici, ci sono stato in mezzo, la maggior parte di essi sono gente fallita nella vita, biglelloni della giornata che si lanciano, se la va la va, e sperano di gabbare qualcuno più in alto per soffiarne il posto, gente degna del più bieco disprezzo. L’Italia no, ma gli Italiani sì si meritano politici così, perchè cosi è la maggior parte di essi. Ho visto amici plaudere ad Amato quando fece la rapina notturna con una scorribanda nei conti correnti, gli stessi li ho uditi denigrare Berlusconi perchè aveva aumentato le pensioni minime ad un milione al mese, una miseria secondo loro, doveva fare di più Per gente così, cosa vuoi, torniamo a Barabba libero, delinquenti liberi, onesti in galera magari preventiva per mesi ed anni, onesti che poi risulteranno innocenti. Mi chiedo a volte in che mondo viviamo, di chi è la colpa di questo, la risposta l’avrei ma non la si può esternare, la colpa in generale è di chi pur di tenere il sedere sullo scranno del potere ha abusato del lassimo e agevolato l’occupazione delle istituzioni a molte persone, per fortuna non tutte, non degne del posto che occupano. Ciao. Vasco

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  5. Rosanna Marani ha detto:

    L’ha ripubblicato su L'Orto di Rosannae ha commentato:

    L’onorevole Silvio Berlusconi vuole diventare presidente della Repubblica?

    “Sa chi ha predetto questo? Sandro Pertini.- si stropiccia le mani e scandisce- Sissignore Sandro Pertini. Lo disse un giorno, quando lui da Presidente, invitò a pranzo, mio figlio.- ricorda compiaciuta- Silvio ritorna a casa, c’eravamo tutti e sbotta: ”State a sentire, che adesso vi faccio ridere. Pertini ha chiamato il cameriere che serviva a tavola e ha detto: “Vi dico una cosa che dovete ricordare bene perché quando succederà, dovrete far sapere che io l’avevo predetto.”- “Mamma- continua Silvio- fa una pausa e serio serio, solenne, sillaba: ”Io dico che Silvio Berlusconi, un giorno, diventerà il Presidente della Repubblica italiana”.

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