Pensieri attoniti


Pensieri attoniti

Pensieri attoniti

Covano

Cento uomini

Sanguinanti

Lingua mozza

Ruvida

Bugia

Verità

Ossimoro

Tossico

Da incredulità

Difesa

Per blandizia

Cento teste

Voltano

La schiena

Al sentore

Sentinella

Della loro anima

Cento bocche

Rinnegano

Le loro parole

Come biglie

Scheggiate

Ferite

Corrono

In autodromo

Tra sabbia

Bagnata

D’amore

Insicuro

Velluto

Screziato

E’ oceano

Di lacrime

Strizzate

Nello straccio

Del destino

Che consola

La porta sbattuta

Sulle nocche

Dell’afflato

Spezza

La pelle

Affloscia

Il cuore

Soffoca

Disfonia

Ma non piega

La colonna vertebrale

Dell’attesa

Forza d’empatia

Descritta

Chiede

Supplica

Assonanza

Voce

Suono

Che perfori

Silenzio

Attonito

Per armonia

Disaccordata

Dai

Pensieri attoniti

Nota 

Copertina  Copertina e acquisto

Pensieri attoniti poesia pubblicata nel mio libro P’ossessione – Vincenzo Ursini Edizioni

https://lortodirosanna.wordpress.com/2013/12/18/possessione-di-rosanna-marani-edizioni-vincenzo-ursini/

Inserita nella Playlist  P’ossessione vocale by Rosanna Marani on #SoundCloud

https://lortodirosanna.wordpress.com/2014/01/14/possessione-vocale-by-rosanna-marani-on-

Informazioni su Rosanna Marani

@RosannaMarani Per sapere chi sono stata http://it.wikipedia.org/wiki/Rosanna_Marani http://www.storiaradiotv.it/ROSANNA MARANI.htm Per sapere chi sono...chiedimelo Il mio motto Possiedo da spendere la sola moneta del mio sono. Ho investito il mio ero e non so se il mio sarò, potrà fruttarmi l'interesse ad essere.
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19 risposte a Pensieri attoniti

  1. serafino fazioli ha detto:

    Carissima Rossana. Io suggerisco di scrivere ogni parola su un singolo biglietto. Inserire i biglietti in un barattolo e, poi, estrarli a sorte. In virtù dell’estrazione verrà composta la poesia che vorrà chiedermi: “Cosa hai capito?” La mia risposta, pur intuibile, non è trascrivibile. Ma la poesia non è un’altra cosa?

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    • Rosanna Marani ha detto:

      Mi perdoni, se lei non mi capisce, è un suo problema. Non mio. Io non scrivo per farmi capire da lei. Le consiglio di leggere quelle che lei chiama …..Ma la poesia non è un altra cosa? Senza dubbio impiegherà meglio il suo tempo. Buona serata.

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    • piccoleparole ha detto:

      Mi permetto di risponderLe, signor Serafino. Credo che Lei classifichi come “poesia” quella prosa sciatta che si arroga il diritto di definirsi poesia solo perché compaiono gli “a capo”. Quella prosa (finta poesia e lontana mille miglia da essa), in cui non compaiono rime, non compaiono regole metriche, non compaiono parole ricercate, non compaiono immagini suggestive proposte in modo brillante: insomma quella prosa maldestra (finta poesia) in cui ci sono tante ripetizioni, prive di musicalità; quegli sfoghi non sublimati, però comprensibili a prima lettura.
      Io, Le suggerisco invece, di prendere questa poesia (che ha tutto il diritto di definirsi tale, una vera Poesia!) e di leggerla piano. Di prendere ogni singola parola e anziché scriverla su un singolo biglietto, come goffamente suggerisce a Rosanna, di sviscerarla, chiudendo gli occhi e lasciandosi da essa trasportare.
      Non è sublime l’apparente paradosso presente in questa poesia, nell’immagine oceano/straccio? Può l’acqua dell’oceano esser raccolta da uno straccio, che per quanto grande è sempre piccolo? Non è questa un’immagine potente? Così deflagrante che lascia attoniti per la potenza suggestiva!
      Le consiglio, umilmente, inoltre, di cominciare a meravigliarsi. Perché se non sa (nel senso che non ha esperienza della Meraviglia), non potrà mai apprezzare le poesie di Rosanna! Uniche nel loro genere! Splendide! Vere! E soprattutto “curative”, meglio di una qualsiasi terapia psicoanalitica. Perché qui, in ogni parola di Rosanna, c’è l’Amore vissuto, amato, donato senza riserve. C’è la Vita offerta e sofferta. C’è tutto il suo cuore. E ad una Donna che sa scrivere con il cuore e con una simile proprietà di linguaggio, c’è solo da chinare il capo e con fare cavalleresco donarle una rosa. Non un simile commento!
      Saluti,
      Paola

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    • Gentilissimo Serafino,
      Mi permetto di intervenire anch’io, perché come Rosanna e Paola mi occupo un poco di scrittura e poesia, scrivendo anch’io, con molta vergogna e da semplice dilettante, ma anche studiando con passione e profondità l’argomento si può dire da decine di anni.
      Il fatto che io mi consideri amica e ammiratrice sia di Rosanna che di Paola potrà darle l’idea che io sia di parte, e personalmente forse lo sono. Ma mi creda, gentile amico, NON LO SONO MAI quando si tratta di temi che mi stanno veramente a cuore (e Paola può testimoniarlo bene ahimé, hehe), come nel caso dell’argomento in questione.

      Dire che Rosanna può pescare le parole a caso da un barattolo, come sembra voler sostenere lei, è, mi permetta, piuttosto scontato, banale e indice di una cultura specifica (non metto in dubbio la sua cultura su altri argomenti, che immagino vasta, non avendo motivo per non crederlo) relativamente rudimentale, ed equivale alla classica battuta del “poco esperto” di fronte a un Mondian, o a un Kandinsky, o perfino a un Picasso : “…Ma dài, ma questa è arte? Così potrei farlo anch’io!”

      Ebbene, mia caro, senza pretendere di farle alcuna “lezione” in merito, le rispondo positivamente: sì, questa, ANCHE questa È POESIA. E glielo dice una persona che, di suo, scrive in modo lontano le mille miglia da come scrive Rosanna, ma, mentre può dubitare della “poeticità” dei suoi propri scritti, non ha dubbio sulla poeticità della scrittura di questa donna, un po’ speciale, che consuma molte delle sue ore per costruire questi edifici a loro modo perfetti. Forse autoreferenziali, ma perfetti.

      Rosanna è un Poeta, punto. Un Poeta che usa il linguaggio così come un Artista dopo Picasso usa il colore, o un musicista, dopo Webern e Schoenberg, usa il suo strumento.
      Ogni singola parola è distillata, isolata, vivisezionata, frammentata, e costruita in una ferrea struttura, che NON È il significato diretto, come lo era o lo è ancora nella Poesia tradizionale (che io chiamo per intenderci “figurativa”) ma è la parola stessa, il suo suono, la sua stessa occorrenza.
      Rosanna, posso testimoniarlo, ha una padronanza della lingua sufficiente per scrivere probabilmente in qualunque stile le aggradi (rime, metrica, strofe libere o chiuse) un po’ come Picasso aveva una padronanza assoluta, anche accademica, del disegno.
      Rosanna SCEGLIE di esprimersi così, e la sua Poesia può piacere o non piacere, ma non le è negabile in alcun modo il valore di scrittura poetica. È una SCELTA, e la scelta in sé è già un’azione creativa.
      L’apparentemente “casuale” non è affatto casuale, a volte può essere guidato dall’istinto piuttosto che dalla ragione, ma è una forma d’ordine cosmica, geometrica, assoluta.
      La scrittura di Rosanna va accostata piuttosto come una forma musicale: come in musica, il suo “significato”, la sua emotività, non sta nel significato diretto di ogni singola frase, di ogni isolata parola (o nota), ma nel gioco complesso e sofisticato tra forma, suono, reminiscenza, contrappunto, armonia: è la Poesia nella sua organicità il vero senso, e l’autentica poeticità, come una molecola complessa ha il suo valore di sostanza SOLO quando ogni singolo atomo è al suo posto e nella corretta relazione con gli altri. Come in un dipinto di Mondrian o di Klee l’emozione viene DALL’OGGETTO POESIA, nella sua organicità, e non dal fatto che essa descriva un albero, o un tramonto, o un amplesso amoroso.

      Tutto questo, lo ripeto, non perché pretenda di farle una lezione o tanto meno di convincerla, ma solo perché mi piace pensare significativo il fatto che lei, anziché dedicarsi a una attività certo più piacevole e confacente per le sue convinzioni e la sua preparazione, abbia sentito l’esigenza di intervenire in questo piccolo e le assicuro riservatissimo forum.
      Io credo – positivamente – perché si è sentito in qualche modo incuriosito e “scandalizzato”, e, Rosanna e Paola care non me ne abbiate, ciò lo ritengo un bene: prima di tutto per la scrittura di Rosanna, perché è la dimostrazione in sé che essa non è “neutra”, non passa, non può passare inosservata. Se il pubblico non avesse fischiato sonoramente la Sacre di Strawinsky alla prima, probabilmente avrebbe significato che Strawinsky sarebbe stato “uno tra i tanti” e non il genio che è stato. Non dico con questo che Rosanna sia un genio (lei mi toglierebbe il saluto all’istante), intendiamoci bene, dico solo che la sua scrittura ha sangue e sostanza.
      Ed è un bene anche per lei, caro amico dal nome così gentile e quasi desueto, perché da questo piccolo scontro forse, se avrà la sensibilità che – offesa – la ha portata a scrivere il suo commento “sveglia” anche per accogliere un punto di vista diverso, potrà ricavare un motivo di crescita. Quantomeno per coltivare quel “ragionevole dubbio” che è il vero seme di ogni autentica intelligenza.
      Se non saprà prendere al volo l’occasione, ebbene, pazienza, nessuno, né lei né tanto meno Rosanna ne avranno un danno.

      Un saluto cordiale

      Marianna Piani

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  2. Rosanna Marani ha detto:

    Gentile Signor Fazioli, lei viene a irridermi nella mia bacheca e pretende comprensione perchè è stato dirigente in due multinazionali. Nella mia bacheca, ovvero a casa mia, non l’ho invitata io. Eppure ha sentito il bisogno impellente, non di dire: non mi piace come scrive, ma di consigliarmi ( glielo ho forse richiesto?), di usare un barattolo di vetro etc etc etc…E ancora…La mia risposta, pur intuibile, non è trascrivibile. Ribadisco il concetto, se non mi comprende, il problema rimane suo. Io non vendo nulla.. io non ho collaboratori… io non ho.. utenti.. a cui parlare. Ho, semmai persone, che mi regalano audienza. Addirittura mette in dubbio che io sappia esprimermi..Vede, non ho nessuna pretesa di entrare nelle antologie di poeti che si studiano a scuola. Nella storia del costume e del giornalismo italiano ci sono già entrata e proprio, guarda caso, per la mia riconosciuta capacità di espressione….E di comunicazione..
    http://it.wikipedia.org/wiki/Rosanna_Marani
    http://www.storiaradiotv.it/rosanna%20marani.htm
    Sia gentile con se stesso e con me, eviti di frequentarmi….. Si tenga le sue meraviglie viste con i suoi occhi. Io, mi tengo care le meraviglie che sento.. con il mio cuore…e che descrivo nelle mie poesie. E che qualcuno condivide…Non si tratta di essere imbecilli o poco sensibili, si tratta semplicemente di.. mood.. di linguaggi che si percepiscono…in sintonia. Ed evidentemente i nostri linguaggi non collimano. Colludono… Come legge, la mia risposta, pur intuibile, è trascrivibile. Cordialità….
    Ps mi chiamo Rosanna e non Rossana

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  3. piccoleparole ha detto:

    Gentilissimo signor Serafino, mi permetto di risponderLe visto che sono stata chiamata anch’io in causa da Lei, precedentemente.
    So cosa siano le sinusoidi. La ringrazio per la precisazione. Sono laureata e addottorata in Matematica (visto che qui mi sembra un gioco ad esibire i propri titoli, come se questi “facessero” la persona, conferendole autorità).
    Le riporto una delle frasi tratte dal film Bright Stars in cui John Keats (Poeta inglese) spiega a Fanny Brawne (la sua musa) cosa sia per lui la poesia. Ecco il dialogo:

    – Fanny Brawne: Ancora non so come comprendere una poesia…
    – John Keats: Una poesia deve essere compresa attraverso i sensi: lo scopo di tuffarsi in un lago non è di nuotare immediatamente a riva, ma restare nel lago, assaporare la sensazione dell’acqua. Non si comprende il lago, è un’esperienza al di là del pensiero. La poesia lenisce l’animo e lo incita ad accettare il mistero.

    Davvero illuminante la risposta di John Keats che rivolgo anche a Lei. Una poesia NON DEVE esser compresa CEREBRALMENTE, ma DEVE esser compresa SENSORIALMENTE. Uno STARE, un SENTIRE più che un CAPIRE.

    Le consiglio inoltre, molto vivamente, di esser più rispettoso quando si ha a che fare con le sensibilità altrui. E un altro consiglio di natura pratica: TUTTO non può piacere a TUTTI. Perché sarebbe impossibile. Se qualcosa non Le piace. è semplice: si salta, si scarta, senza aver l’URGENZA di denigrarla. Lo ritengo un atteggiamento poco adulto.

    Cordialità.

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  4. serafino fazioli ha detto:

    I miei interventi, com’è mio solito, sono stati massivi distogliendo il sottile contenuto nascosto. Se ben analizzati, potrete osservare che io dico le stesse cose che dite Voi poiché, dietro il mio rude comportamento, si nasconde l’amore verso la poesia al di sopra di ogni espressione terrena. (non prendeteVela; sono fatto male: ma sono fatto così). Buon lavoro e che il vento dell’ispirazione spiri sempre a favore del Vs. naviglio.

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    • Rosanna Marani ha detto:

      Grazie. Buon lavoro…anche a lei.

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    • piccoleparole ha detto:

      Buon lavoro anche a Lei.
      Che si lasci accarezzare dalla brezza leggera che sa ristorare, sotto il Sole cocente, come la Poesia sa fare nei momenti difficili della Vita.

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    • migliettasuppl ha detto:

      Proprio male concordo con la sua coscienza.

      Ma alle altre signore non dico niente noi ci conosciamo bene le sue frasi di ieri sera a 4 anni da questa gustosa digressione di poesia le fanno proprio tanto onore
      E non le rammento l’ultima nonostante abbia i capelli bianchi. Non offendo io.
      Ho tenerezza x gli anziani educati.

      Sono una signora e mi vergogno x gli uomini che si attaccano alle donne su una tastiera.
      Vedo che quattro anni fa ci e’ cascato gia’! Bravo! Non avevo dubbi

      Ciao Rosanna non prendertela. A me ha detto di peggio.
      Buon anno e buon sanremo.
      Sara.

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  5. Rosanna Marani Youtube ha detto:
    • migliettasuppl ha detto:

      Non prendertela Rosanna. Ci sono uomini che dietro una tastiera si sanno solo divertire alle spalle delle persone educate, che non usano linguaggi da bettola e sono ragazze. Serafino ? Non e’ il solo.
      Nemmeno morta o se mi pagano ripetero’ quello che ha scritto ieri col mio nome accanto su Linkedin a 4 anni da quello che ha fatto a Te.

      Ma si vergogni lui e tutti gli uomini di questo mondo.
      Mia mamma me lo diceva prima di morire di non fidarmi mai di loro in generale
      Aveva ragione.
      Buona vita.

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      • Rosanna Marani ha detto:

        Credo sia la parola stessa pronunciata che qualifichi una persona. E non me la prendo, ma ribatto, rintuzzo l’arroganza altrui come posso. Poi lascio perdere chi non è degno, ovviamente a parere mio, della mia attenzione.

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  6. Rosanna Marani ha detto:

    L’ha ribloggato su L'Orto di Rosannae ha commentato:

    La parola è l’immagine del suo significato.

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